Davide parenti: ho creato Le Iene

Davide Parenti

Questo mese parliamo televisione. La televisione ormai, con i suoi programmi, nel bene e nel male, è un momento che fa parte della vita di tutti.

Oggi chi più e chi meno guarda la Tv e il panorama della scelta è in continua evoluzione. I programmi spaziano dall'informazione, ai talk show, ai reality, alle trasmissioni tematiche. Sempre più la televisione, con la sua forza mediatica, assume un ruolo centrale nella vita quotidiana dei cittadini. Di recente, peraltro, taluni cultori del "tubo catodico", hanno sostenuto che la televisione è stata una di quelle innovazioni tecnologiche che, insieme alla radio, ha contribuito a cancellare grosse sacche di analfabetismo del nostro paese. Ma ancor più che in passato, la televisione svolge all'interno di una comunità un ruolo delicatissimo intervenendo in maniera continua sulla formazione delle coscienze. Questo meccanismo si basa sostanzialmente sul fatto che l'interlocutore mediatico è un soggetto "passivo" rispetto alla televisione e raramente riesce ad interagire con il mezzo. I programmi sono molteplici, anche se sempre più scadenti sotto il profilo culturale. In tale realtà, che sempre più rinuncia a fare cultura e approfondimento, vi sono alcune trasmissioni che rappresentano "un'icona", che è, a parere di molti (e anche di chi scrive), una delle poche cose buone da salvare. Ci si riferisce nello specifico alle trasmissioni-verità o meglio di inchiesta, cioè quelle trasmissioni che proiettano la vita sociale sul teleschermo in maniera diretta e senza troppi filtri. Buona parte di queste trasmissioni e delle novità che ci ha regalato la televisione in questi anni è il frutto del lavoro di un personaggio mantovano, ai più sconosciuto, a cui abbiamo posto alcune domande con un intervista. Parliamo di Davide Parenti autore del programma televisivo "Le Iene" su Italia 1. Parenti, di anni 47 (ma solo all'anagrafe), ha nel tempo avuto modo di lavorare per Giovanni Minoli a "Mixer", con Antonio Ricci di "Striscia la notizia" e con la Gialappa's di "Mai dire Goal", diventando, nel tempo, un punto di riferimento dell'innovazione televisiva italiana. Sue creazioni sono i programmi "Le Iene", "Mai dire le Iene", "Milano - Roma", "Mai dire Tv", "Barracuda" con Luttazzi, "Barzellettieri d'Italia", mentre ha dato un apporto fondamentale alla creazione di "La sai l'ultima" e "Scherzi a parte". Un personaggio con la p maiuscola insomma. Uno di quei personaggi che, dal dietro le quinte, ha rivoluzionato il modo di fare tv. Ma veniamo alla nostra intervista. Sono le otto di una fredda mattina di dicembre quando varco il cancello di Mediaset a Cologno Monzese. Nel quartier generale del gruppo del "biscione" chiedo informazioni alla guardia la quale, con fare sospettoso, mi indica un'anonima palazzina ove ha sede la redazione delle "Iene". Entrato nell'edificio annoto molto caos stante i lavori di ristrutturazione in corso. Al primo piano, vengo ricevuto dal padrone di casa in persona che, con fare molto gentile, mi fa accomodare nel suo piccolo studio adiacente ad una saletta in cui si sta svolgendo una riunione della redazione. La porta aperta mi consente di sentire in diretta i dettagli di un futuro servizio che per ovvie ragioni mi tengo gelosamente per me. Dopo che l'insistente telefono